Insegnare ai bambini che la terra è piatta

Io lo so e tu lo sai: da secoli la terra non è più piatta. Tu lo sai e io lo so: non è mai stata piatta, neppure quando i nostri avi inculcavano questa nozione “scientifica” nella mente dei loro figli. Certo per un contadino costretto a lavorare come l’ultimo dei suoi muli per strappare alla terra raccolti decenti, non era poi così importante. La sua vita non sarebbe cambiata di molto: sveglia prima dell’alba, fatica e stenti.

Oggi però la situazione è completamente cambiata. La maggior parte di noi lavora attraverso quella particolare forma di attività che chiamiamo conoscenza. Riceviamo informazioni, le trasformiamo e le impieghiamo per raggiungere i nostri scopi. Per questo è importante ricevere un’educazione scientifica, e per di più orientata alla critica.

Le cose si cambiano, è evidente. Io lo so e tu lo sai: tutte le specie viventi si evolvono per selezione naturale[1]. E’ l’evoluzione, così certa e verificata che metterla in dubbio è paragonabile ad affermare che la terra è, appunto, piatta. Le prove sono ovvie e onnipresenti e talvolta inquietanti: i batteri stanno sviluppando resistenza agli antibiotici, per selezione naturale. Presto non avremo più antibiotici efficaci per la tubercolosi e per diverse malattie urogenitali, e la spiegazione è l’ennesima riprova della teoria di Darwin. I batteri cambiano, si adattano ad un ambiente ostile.

Gli uomini, invece, si ostinano a non voler cambiare – non i loro geni, ma neppure idea.

Secondo l’annuale sondaggio Gallup,  il 40% dei cittadini della prima superpotenza planetaria, gli Stati Uniti, crede fermamente che il mondo abbia meno di 10.000 anni, e che l’uomo e tutti gli animali siano stati creati così come sono in un unico atto creativo di Dio. Una percentuale paragonabile, il 38% rifiuta l’idea della selezione naturale e crede che Dio abbia guidato l’evoluzione per milioni di anni fino a produrre l’uomo.  Se sommiamo questi dati ,  scopriamo che gli Stati uniti, come la Turchia, l’Arabia Saudita e l’Iran sono abitati da una schiacciante maggioranza di persone che rifiuta di considerare le prove dell’esistenza del’evoluzione per selezione naturale. E l’Italia? Da noi è tutto diverso e siamo all’avanguardia?

Tanto per mettervi al pulce nell’orecchio, sappiate che nel 2004 Letizia Moratti, l’allora ministro dell’istruzione e della ricerca scientifica, con il decreto legislativo n. 19 cercò di cancellare l’evoluzione dai programmi scolastici delle elementari, e che nel 2010  l’allora vicepresidente del CNR, il dott. De Mattei, ha promosso un congresso di creazionisti (di estrazione cattolica) dal categorico titolo: “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi”. Sottolineo:  vicepresidente del CNR…

Per quale motivo c’è chi rifiuta così platealmente la realtà? Si tratta del secolare scontro tra antiquate credenze religiose e la scienza moderna? È un modo di spiegarselo. Io ne propongo un altro, meno epico e più psicologico: semplice narcisismo. Chi si accalora contro questa teoria come fosse l’opera del demonio o un gigantesco complotto per rendere i fanciulli atei e criminali (le due cose sembrano andare di pari passo nelle menti di alcuni) considera convincente questo semplice argomento: io non sono un animale, sono un essere umano e sono speciale, per questo non ho niente a che vedere con le scimmie! I più avveduti coltivano una sfumatura diversa di timore, ossia quella di essere il frutto di irripetibili e non prevedibili contingenze storiche – insomma siamo qui perché abbiamo avuto la tradizionale botta di … fortuna – o sfiga, se siete adepti di un inverificabile pessimismo cosmico.

Non vi chiedo ovviamente di credermi. Lasciate che vi esponga i miei argomenti.
Solo pochi giorni fa l’Huffigton Post Science riportava questa notizia assolutamente folle: una nota bibita americana, il Dr. Pepper, ha recentemente promosso una campagna pubblicitaria in cui si vede in successione una scimmia, un ominide che afferra la bibita e un uomo che la beve. Lo slogan:  “Dr. Pepper, l’evoluzione del  gusto”.  Immediatamente il sito della bibita è stato subissato di proteste deliranti e ridicole come queste:

“Bene, così se ne va il mio sostegno a questa compagnia!”
“Io non sono una scimmia assurda! Niente più Dr. Pepper per la mia famiglia.”
“Questo mostra  la teoria dell’evoluzione degli uomini dalle scimmie. Ho perso tutto il rispetto per il Dr. Pepper e se Dr. Pepper vuole far soldi con migliaia di persone avrà bisogno di chiedere scusa. “

E da ultimo, per il vostro piacere :

“Il Dr. Pepper fu creato nel 1885 … tre anni DOPO la morte di Darwin: se me lo chiedi ti dico che è una cospirazione!”

Ora, quello che vorrei sottolineare è che, se questo è un campione degli umori dei creazionisti americani,  ci sono milioni di persone in un paese industrializzato che si sentono OFFESE da una verità scientifica. In altre parole, è la loro autostima che viene toccata. Tutte queste persone condividono l’idea di non essere in nessun modo affini ad una scimmia, che pensarlo è un insulto, e che solo per questo motivo tutta la teoria dell’evoluzione, come pure le evidenze astrofisiche che l’universo ha circa 15 miliardi di anni, sono da rigettare. A favore di un’interpretazione letterale del testo della Genesi. Eva non è mai stata pelosa ma sempre albionica come in un dipinto di Cranach. Poco importa che la teoria dell’evoluzione stabilisca qualcosa di diverso, ossia che siamo primati come le scimmie e che scimpanzé, bonobo e uomini hanno avuto un antenato comune[2]  e, soprattutto,  che tutto questo è ben diverso dall’affermare che siamo quadrumani arboricoli, ossia scimmie… Noi siamo speciali, è evidente. E questo basta.

Per farvi un’idea, ecco cosa affermano queste persone e cosa vorrebbero insegnare ai loro figli (e ai figli di tutti). Cito dalla versione italiana di un famoso sito creazionista statunitense (answersingenesis.org):

“Sommando tutte le date e tenendo presente che Gesù, il Figlio di Dio, venne sulla terra quasi 2000 anni fa, arriviamo alla conclusione che la creazione della terra e degli animali (inclusi i dinosauri) è avvenuta migliaia di anni fa (forse solamente 6000 anni fa) e non milioni di anni. Quindi se la Bibbia dice il vero (ed è così), i dinosauri devono essere vissuti migliaia di anni fa.(i grassetti nelle citazioni sono tutti miei, NdR)

E

“Gli evoluzionisti affermano che nessun uomo è mai vissuto al tempo dei dinosauri. La Bibbia invece ci fa capire chiaramente come i dinosauri e i primi abitanti del pianeta coabitassero; e tra poco ne vedremo le prove.”

Infatti,

Nell’Arca Dio mandò due animali terrestri per ogni specie (e sette di altre), (Genesi 7: 2-3; 7:8-9) senza eccezione, nemmeno per i dinosauri. Anche se c’era molto spazio nell’Arca per gli animali grandi, Dio forse ne mandò di giovani esemplari, perché avevano ancora molto spazio per crescere. Bene, cosa accadde agli altri animali che non entrarono nell’Arca? Essi molto semplicemente annegarono. Molti sono stati coperti da tonnellate di fango mentre la furia dell’acqua imperversava coprendo la terra (Genesi 7:11-12,19).”

E inoltre

A dire il vero, pochissimi animali nella Bibbia sono descritti in modo così dettagliato come i dinosauri. Infatti, contrariamente a ciò che la maggior parte della gente pensa, i dinosauri sono gli animali più nominati nelle Scritture. Tutte le specie di dinosauri devono essere vissute insieme agli uomini dopo il Diluvio.”

Ma il massimo è qui:

“Cosa accadde ai dinosauri? Gli evoluzionisti usano molto l’immaginazione per rispondere a questo quesito. Secondo il loro punto di vista, i dinosauri ‘governarono’ la terra per milioni di anni e poi scomparvero milioni di anni prima che l’uomo facesse la sua comparsa. Sono dovuti arrivare a diverse ipotesi per spiegare questa misteriosa scomparsa. Quando si legge la letteratura dell’evoluzione, si rimane stupiti dalla varietà di idee riguardanti la loro presunta estinzione.[…] È ovvio che gli evoluzionisti non sanno cosa accadde e quindi cercano di dare qualsiasi soluzione attendibile. “

Perché ho voluto divertirvi (spero) con questo ciarpame, che offende soprattutto chi crede banalizzando il significato profondo di un racconto, che è e resta mitico? Perché mostra quanto queste teorie così assurde possano diffondersi come difesa della nostra dignità di esseri umani – non importa quanto banale sia l’interpretazione che di questa dignità si dà.  E mostra come siano sempre sbagliate le teorie che danno risposta a tutto. Notate infatti  che formulare delle ipotesi di fronte ai fatti (il cuore della scienza) venga screditato come una debolezza: loro sanno tutto! Gli altri usano “l’immaginazione”…  Per questo un delirio è così convincente: tutto torna sempre, senza eccezioni, senza domande, senza mai neppure un dubbio.

Per concludere, mi pongo e vi pongo questo caso: se nella mia pratica professionale mi trovassi di fronte qualcuno che vuole convincermi che il sole assolutamente non esiste e che si tratta di un particolare effetto ottico dovuto al nucleo incandescente al centro della terra e che questa in realtà è cava, io sarei certamente tenuto ad ascoltarlo. E poi a fargli altre domande come: “Sa dirmi che giorno è oggi?”, “Sa dirmi ora dove si trova?”  per iniziare un processo diagnostico e decidere se il delirio è dovuto a farmaci, droghe, alcool o a condizioni mediche differenti, se è accompagnato da altre manifestazioni di psicosi e così via… Inoltre, se questa persona avesse figli, potrebbe essere interdetto dalla patria potestà.
Se invece affermasse che i dinosauri e l’uomo hanno convissuto e il mondo ha seimila anni, devo rispettare quello che dice perché convinzione “religiosa” e ha tutto il diritto di insegnare queste cose ai suoi figli.

Quindi mi e vi domando: è giusto tutto questo? Opererei eticamente? Non dovrei forse iniziare anche con questo paziente un percorso di diagnosi differenziale? Certo, in pratica nessuno potrebbe, perché si tratta di convinzioni condivise da milioni di persone, non importa se completamente contrarie alla realtà dei fatti. Ma quest’ultimo è un argomento? Un delirio se condiviso diventa una semplice opinione?

E, soprattutto, è lecito insegnare queste cose ai bambini? Qual è il limite della libertà educativa che un genitore ha sui propri figli?

 


[1] Per amore di completezza: gli esseri viventi si evolvono per selezione naturale, selezione sessuale e deriva genetica. Il primo meccanismo seleziona il più adatto al suo ambiente (non il “migliore” come viene sempre riportato), la selezione sessuale è operata dalle femmine e dai maschi di una specie quando scelgono un compagno adatto a trasmettere le loro caratteristiche genetiche (preferireste accoppiarvi con uno/a che reputate brutto, malato, poco fertile ed incapace di provvedere al sostentamento della prole o con uno/a bella, sana, fertile e capace di provvedere ai vostri pargoli?), la deriva genetica invece riguarda il presentarsi spontaneo di mutazioni che non sono né un vantaggio né uno svantaggio per l’adattamento all’ambiente.

[2] E infatti abbiamo il 98% del codice genetico in comune con scimpanzé e bonobo.

18 pensieri su “Insegnare ai bambini che la terra è piatta

  1. roba da matti e meno male che siamo nel 2012.

    Quanto al “contadino costretto a lavorare come l’ultimo dei suoi muli”, siamo proprio sicuri che le cose siano cambiate oggi? A me pare di no. L”unico cambiamento che percepisco è che ci hanno messo un paraocchi di cuoio, rigorosamente griffato.

    ciao

  2. A dire il vero i miei insegnanti cattolici non mettevano mai in discussione l’evoluzione. Dopotutto, il concetto era: sì, le scimmie (alcune scimmie) si sono evolute diventando uomini, E QUESTO GRAZIE ALL’OPERA DI DIO (che se vogliamo, non fa una grinza). Una volta avevo addirittura letto un’intervista ad un monsignore (un monsignore !)che celebrava Darwin come un genio. E il buon uomo non trovava le sue teorie in contraddizione col proprio cattolicesimo. Questo per dire che, se vogliamo, l’evoluzione e la fede non fanno così a pugni fra di loro, almeno non così palesemente.

    1. Caro Teo,
      non intendo in questo post attaccare chi ha una fede religiosa, sia questa cristiana, ebraica o musulmana.
      Tuttavia ti faccio notare che sostenere che le “scimmie” che sarebbero state nostri progenitori siano diventate uomini per opera di Dio, significa in realtà negare proprio la selezione naturale. Se Dio esiste, deve aver operato nascondendo accuratamente le sue tracce all’interno del caso con cui si sono manifestate le mutazioni genetiche che ci hanno prodotto. E’ sostenibile certo, anche se per me poco plausibile.
      D’altronde non ho prove che tutto il mondo sia stato creato così com’è solo un decimo di secondo fa compresi tutti i ricordi che so di avere…

      1. No, no, ma era per dire che spesso da parte cattolica “ci si scalda subito” appena si sente parlare di darwinismo, e questo mi sembra eccessivo. Poi come dici tu, un approfondimento del darwinismo porta a considerazioni ateistiche, però la maggior parte dei credenti che conosco alla fine lo accetta, il darwinismo, limitandosi poi a cercare di turare le falle logiche, invece che partire subito con una contestazione radicale del tutto, come fanno i soggetti da te citati

    2. tu parli dell intelligent design,una teoria semplicemente ridicola e priva di fondamento

      per la precisione è la teoria dell evoluzione con l aggiunta di dio…dio è stato l artefice dell evoluzione…una porcata colossale…

      1. Intelligent design che non solo non ha prove, ma sarebbe anche più assurdo che credere nella creazione sic et simpliciter: aspettare 4 miliardi di anni procedendo attraverso estinzioni di massa per produrre noi?

  3. “ma come può l’uomo discendere dalla scimmia?! casomai, se la scimmia è molto grossa, è il bambino che scende dalla scimmia…” (cit.)

    a parte gli scherzi, vi propongo la divertente risposta che mi diede una bambina di 8 anni (credente) in disaccordo con la madre creazionista: i fossili dei dinosauri sono stati trovati, quelli di adamo ed eva no!
    evoluzionismo1 – creazionismo 0

    1. Mi viene da dire che se uno è credente, lo è NONOSTANTE l’improbabilità di quello che crede. I cristiani dovrebbero essere “ben attrezzati” perché si chiede loro di credere da 2000 anni che un uomo morto da tre giorni è tornato in vita, e per di più che quell’uomo era anche Dio.
      Credere che nonostante tutto proceda secondo le leggi della selezione naturale, ciononostante c’è dietro la mano di Dio non dovrebbe essere molto più complesso…

      1. infatti, il più delle volte essere religiosi equivale a bersi tutto quello che ti dicono senza fiatare… io non riesco proprio a capire come si possa negare l’evidenza. perchè è più facile credere che un dio abbia creato tutto con un abracadabra invece che con un intelligente disegno di evoluzione? starebbe bene pure col narcisismo che dicevi tu pensare che la selezione abbia via via migliorato la specie fino a creare “l’essere perfetto” e invece insistono con una storia tanto assurda che pure i bambini capiscono non stare in piedi.
        bah, mistero della fede.

        1. In realtà l’evoluzione non procede per miglioramenti ma per adattamenti. Questo è difficile da credere per noi, che siamo abituati a pensare in termini di progresso, ma l’evoluzione naturale non funziona così – semplicemente ce la fa e si riproduce chi è più adatto al suo ambiente. Una quercia non è migliore di una felce …

          1. si, lo so… non volevo dire che ogni essere vivente è migliore di quello che lo ha preceduto, intendevo che, nell’ottica di un cristiano che si ritiene la creazione massima, potrebbe funzionare pensarsi il frutto di un evoluzione volta al miglioramento e conciliare così le sue credenze con la realtà dei fatti

  4. Una volta dimostrato che i genitori non hanno diritto di insegnare ai bambini che i dinosauri sono convissuti con gli uomini è facile dedurne come corollario che non sono nemmeno in diritto di insegnargli che cristo è morto è risorto, che il budda si rincarna ecc. ecc. Io non vedo errori di ragionamento in questo. Tuttavia mi sembra facile immaginare un dittatore del mondo che in assoluta onestà intellettuale e per amore della verità dichiarare malati di mente il 40% della popolazione mondiale, con relativa perdita dei diritti di patria podestà. I bambini verrebbero dati in adozioni a sane coppie laiche fino a quando i genitori naturali non rinsaviscono dopo una forzosa terapia di riconciliazione con la verità scientifica. A questa punto non basta dire che questo scenario non è voluto, che non si vuole arrivare a tanto, che il nostro dittatore del mondo non ci sarà mai ecc. Il problema è che Il nostro dittatore del mondo non solo è possibile ma in questo schema agirebbe anche anche in modo etico. Se seguiamo un ragionamento dobbiamo farlo in modo che questo dittatore del mondo sia assolutamente contraddittorio con le premesse,ovvero che non possa esserci, o che se ci fosse si comporterebbe in modo non-etico rispetto al nostro schema di ragionamento. Come fare?

    1. Ciao Daniele,
      il tuo dubbio è anche il mio – infatti ho usato delle domande per chiudere (anzi aprire) il post.
      Intanto mi sembra che occorre riconoscere una cosa: essere genitore non coincide con l’avere un “potere assoluto” sui propri figli. Questo potere discende dalla responsabilità del ruolo che si ricopre, e che implica scegliere il meglio per qualcuno che, per definizione, ancora non può operare questa scelta in autonomia. Detto questo, riconosciamo diverse limitazioni al potere che discende dalla responsabilità di essere genitore: un genitore non può scegliere che il figlio/a non impari a leggere e scrivere, questo perché è dato per assodato l’importanza sia individuale che sociale di queste due competenze. Un genitore non può impedire una cura salva vita per il figlio – come una trasfusione. E così via.
      Io mi chiedo: un genitore può decidere cosa un figlio deve sapere e cosa no riguardo ad una materia di interesse come la biologia? La mia risposta è no. Un genitore, con le premesse che faccio, non ha il potere di negare al figlio il bene della verità scientifica.
      Non propongo di internare un genitore creazionista – personalmente credo che un TSO sia una misura da adottare di fronte a comportamenti violenti verso di sé o gli altri.
      Ma difenderei i programmi scolastici e obbligherei tutti a conoscere la realtà dei fatti – una realtà che ha la stessa evidenza delle leggi della gravitazione universale.
      Così, per arrivare al gedankenexperiment che proponi, il nostro dittatore dovrebbe ottemperare a tre obblighi altrettanto etici: il rispetto della follia delle persone (o delle loro opinioni estreme), il diritto dei bambini e bambine di conoscere la realtà e il loro diritto ad avere dei genitori abbastanza buoni. Così, lascerebbe i figli ai genitori e imporrebbe che questi studino a scuola la scienza, lasciando alla loro ragione di scegliere tra la follia e la ragionevolezza.
      Questo finché i genitori non iniziassero a impedire questo diritto dei figli, nel qual caso sono completamente d’accordo con l’interdizione dei genitori.
      Che ne pensi?

  5. Il filosofo Immanuel Kant risponderebbe al problema dell’apparente inconciliabilità tra evoluzionismo e religione cristiana con una sua celebre massima: “La migliore idea di Dio è stata proprio quella di non darci alcuna prova della sua esistenza”. Pensate un po’ a come diventerebbe il mondo se domani l’esistenza di Dio venisse scientificamente dimostrata: qualunque libertà sparirebbe, tutti si comporterebbero in maniera impeccabile non per bontà, ma solo per paura, perché ovviamente Dio non è come la polizia, non lo si può fare fesso, commettere peccato significherebbe condannarsi alla dannazione eterna con certezza assoluta. La religione stessa non avrebbe più alcun senso. Questo ovviamente non prova l’esistenza di Dio, ma a mio avviso dimostra come credere non sia così irragionevole come a volte si è portati a credere.

    1. Federico,

      grazie per il tuo commento: garbato e ironico. Ma, se la memoria (filosofica) non mi inganna, io scelgo un “male” perché mi sembra un “bene”. La volontà non può scegliere consapevolmente di compiere un male perché è male. Mai. E’ semplicemente illogico. Volere è sempre volere un bene. Quindi, se Dio volesse appalesarsi domani semplicemente ci togliere dal dubbio su cosa è bene e cosa è male, e sceglieremmo tutti il bene.
      E poi, al di là dei giochini dialettici, fossi Dio mi chiederei dove ho sbagliato se sono venuti fuori i genocidi,gli omicidi, i ladri, gli stupratori, i falsi, la sete di potere, il cancro, la morte etc. etc… insomma tutto il solito armamentario della più convincente prova “contro” la sua esistenza. Prima che tu risponda l’ovvia e insoddisfacente obiezione, so che è solo un argomento retorico.
      Al contrario della selezione naturale che è una evidenza 🙂
      A rileggerti presto.

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