Piccolo manuale di autodifesa dall’eterofobia

Insulti, aggressioni, ostilità sociale, negazione dei diritti: la maggioranza eterosessuale in questo paese e nel mondo è sempre più vittima della piaga odiosa dell’eterofobia.  Lo stigma secolare che addita gli eterosessuali come innaturali, perversi e moralmente disordinati ha radici profonde, e solo da pochissimi anni abbiamo imparato a convivere con questa maggioranza silenziosa cui fin troppo spesso l’agguerrita e razzista lobby lgbt  nega i diritti fondamentali: manifestare le loro preferenze sessuali in pubblico e nei media, sposarsi, essere genitori, esercitare il loro diritto  di parola!
L’odio nei confronti degli eterosessuali (considerato accettabile perfino da esponenti politici e religiosi e quindi legittimato) può causare danni irreparabili, soprattutto negli adolescenti maschi, che per il loro sesso biologico sono discriminati due volte, dalla lobby lgbt e dalla componente femminile della società: purtroppo tutti leggiamo sui giornali di come gruppi di bulli, ispirati dalla propaganda eterofoba, ostracizzino questi loro compagni per il loro modo di essere, magari per aver partecipato di nascosto ad una partita a calcio …

Ma attenzione: l’eterosessualità non è una scelta (e cosa ci sarebbe di male se lo fosse? Se un o una bisessuale scegliesse di avere una relazione affettiva e/o sessuale con una persona del sesso opposto perché condannarla?) e non è una malattia: amico e amica etero, voglio che questo sia chiaro per te, perché finché continuerai a pensare di essere in qualche modo sbagliato o sbagliata solo perché appartieni ad un gruppo sociale svantaggiato ti sarà impossibile difenderti efficacemente. Prendi ad esempio il gruppo politico dei militanti leghisti: nonostante vengano sbertulati da tutti,  coltivano un indistruttibile senso di fierezza, come l’On. Gianluca Buonanno che ha avuto il coraggio di chiedere che l’eterofobia diventi reato!

Per questo voglio dare il  mio contributo scrivendo queste poche note nella speranza che sempre più eterosessuali imparino a difendersi dall’eterofobia!

  1. L’eterofobia esiste: ecco come riconoscerla
    Caro amico etero, voglio che tu sappia che purtroppo non c’è accordo tra psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, sociologi, antropologi, sacerdoti e portieri di condominio su cosa davvero sia l’eterofobia. C’è chi ne nega addirittura l’esistenza! Ma sappiamo che è proprio una delle strategie dei persecutori negare che esista la persecuzione: pensate alla violenza delle donne sugli uomini, ai cosiddetti “maschicidi” (i sempre più frequenti omicidi di uomini ad opera di donne)…  Ma torniamo a noi: come riconoscere questa paura che giunge all’odio aperto nei tuoi confronti, amico etero?Per rispondere, caliamoci in qualche situazione reale. Se svolgi attività politica e manifesti le tue opinioni circa la tua superiorità in quanto eterosessuale, denigrando giustamente gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e vieni contestato, quella è eterofobia. Se sei un ministro di culto[1] e vieni contestato o contraddetto quando, come impone la tua religione, cerchi di convincere i fedeli (ma anche quelli che non appartengono al tuo credo) che l’unico stile di vita accettabile  è il matrimonio tra eterosessuali, ebbene chi ti contesta è eterofobo! Se costui, costei o costoro contestano il tuo diritto ad accusare pubblicamente gay, lesbiche, bisessuali e transessuali come disordinati, malati o peccatori, ebbene costoro sono eterofobi. Diranno che “isitighi all’odio”, che “discrimini un gruppo sociale ed attacchi delle persone”, ma credimi, da sempre alla religione è stato garantito il diritto di additare come peccatori gruppi e individui: quanti mafiosi sono stati arrestati grazie alle continue prediche domenicali dei sacerdoti,  quanti ladri,  spacciatori, pedofili! Pensa che senza tutte le prediche fatte contro l’evasione fiscale, senza  questa continua pressione morale, oggi potremmo essere uno dei paesi con il più alto numero di evasori. Ma, per fortuna, gli evasori fiscali sono stati additati per anni quasi ogni domenica come immorali peccatori, e ora i nostri bilanci statali sono in verde perpetuo: scuole, ospedali, servizi e una sensibile riduzione delle tasse!E poi, anche se una religione avesse tra i suoi articoli di fede alcune affermazioni imbarazzanti, come la necessità di uccidere i miscredenti, la minaccia fisica a cose e persone sgradite alla divinità, l’invito a sacrificare animali, a mutilare i genitali di bambini e bambine o l’imperativo ad escludere gruppi sociali per una loro caratteristica innocua, ebbene, nessuno osi conculcare il diritto dei suoi appartenenti a parlare! Che ne sarebbe della nostra libertà se non permettessimo a chi odia di farlo impunemente?
    Ma l’eterofobia può assumere forme molto più drammatiche. Quante volte hai dovuto difenderti dalle  continue provocazioni (baci,  abbracci) di un omosessuale, di una lesbica o di una transessuale, reagendo con forza fino ad arrivare a picchiarli in gruppo per legittima difesa? La società sa essere violenta con le maggioranze, lo sappiamo, non c’è bisogno che ti giustifichi… Eppure oggi c’è chi vorrebbe perseguitarti per quest’atto di pura sopravvivenza, per il tuo legittimo diritto a difenderti dall’esistenza di questi insopportabili provocatori omosessuali. Vorrebbero, loro che sono una minoranza privilegiata, introdurre tra i “crimini d’odio” l’aggressione omofobica, quando saresti tu quello da difendere.
    Cara amica, ma soprattutto caro amico, spero di averti convinto che l’eterofobia esiste e miete vittime. Ora è venuto il momento di capire come difenderti.
  2. Dall’eterofobia ci si può difendere: ecco come!
    C’è bisogno di un cambiamento culturale; c’è bisogno che sempre più persone comprendano e capiscano quanti eterosessuali inermi vengono ogni giorno vessati sui posti di lavoro, nelle associazioni, nei gruppi religiosi, nei gruppi sportivi, nelle famiglie, dalle istituzioni. Ci sono già alcuni politici coraggiosi che parlano apertamente di eterofobia, ma anche diverse donne del PDL sono sensibili a questo tema, come l’On. Micaela Biancofiore, l’On. Daniela Santanché, oppure uomini politici coraggiosi come Sacconi, La Russa, Salvini, Bossi, Lupi ma soprattutto donne cattoliche come Eugenia Rocella, campionessa di coerenza nella difesa della libertà di opinione. Ora non credere che solo a destra ci sia una sensibilità per quest’argomento: politici di sinistra come Rosy Bindi, Luigi Bobba e, ultimo arrivato, perfino Ivan Scalfarotto, stanno facendo molto perché nessuno rischi di essere vittima dell’ eterofobia. Per rincuorarti, voglio segnalarti questi 26 politici italiani che hanno apertamente operato contro il recente tentativo di introdurre l’aggravante per crimini d’odio dovuti all’orientamento sessuale nella Legge Mancino:
    Alfredo Bazoli, Marina Berlinghieri, Renato Balduzzi, Rosy Bindi, Paola Binetti, Luigi Bobba, Rocco Buttiglione, Andrea Causin, Paolo Cova, Beppe Fioroni, Francesco Saverio Garofani, Gian Luigi Gigli, Federico Ginato, Gregorio Gitti, Lorenzo Guerini, Mario Marazziti, Flavia Nardelli, Edoardo Patriarca, Ernesto Preziosi, Matteo Richetti, Milena Santerini, Mario Sberna, Angelo Senaldi, Gea Schirò, Mino Taricco, Giorgio Zanin.
    A loro potrai rivolgerti come ad un porto sicuro, tutte le volte che vorrai additare lo stile di vita omosessuale come moralmente depravato, e inneggiare alla superiorità del tuo stile di vita.

Ma ora veniamo a qualcosa di più pratico. Ecco un rapido prontuario per difenderti – se qualcuno ti contestasse rispondi così:

  1. “Tutti i paesi all’avanguardia nei diritti umani riconoscono la superiorità dell’eterosessualità su tutti gli altri stili di vita, ad esempio: lo Zimbabwe, gran parte dell’Africa, l’Arabia Saudita,la Russia, la Malesia, l’Iraq, l’Afghanistan solo per citarne alcuni. L’Italia  vuole fare la fine della Svezia, della Francia, di molti stati degli USA, della Spagna o della Danimarca? Preferireste davvero vivere in Svezia piuttosto che in Zimbabwe?”
  2.  “Ho il diritto di esprimere la mia opinione e dire che voi omosessuali siete dei pervertiti, così come gli ebrei sono tutti avari, i neri hanno il ritmo nel sangue e le donne con le mestruazioni seccano le piante: io dico una verità scomoda, per questo mi odiate!”
  3. “Ci sono stati un’infinità di geni eterosessuali, costretti al suicidio da voi gay!”, non importa dire chi, basta dirlo e se qualcuno chiede: “Chi in particolare?”, rispondi pure: “Se sei ignorante non è colpa mia, fatti una ricerca su Google!”
  4.  “Quindi io non posso  essere d’accordo con Dio che ha distrutto due città intere perché erano tutti gay? Tu limiti la mia libertà religiosa! Vergognati!”
  5. “Tu odi tutti noi eterosessuali perché da sempre le minoranze perseguitano le maggioranze: nel Medioevo finivamo al rogo solo perché eterosessuali, sotto il nazismo finivamo nei campi di concentramento per lo stesso motivo… Hitler non era solo vegetariano, era anche gay!”
  6.  “Al mondo ci sono alcune persone che sono eterosessuali: fattene una ragione!”
  7. “Furia era eterosessuale!”

Ignora le risate di scherno dei tuoi interlocutori, sappi che il fatto che non riescono a riprendere fiato mentre ridono di te e di quello che dici è un segno della tua inevitabile vittoria morale: sei dalla parte giusta della storia, e a forza di ripetertelo e di insistere sull’esistenza dell’eterofobia, vedrai che riuscirai a convincere sempre più persone come te!

Abbi cura di te e non cambiare mai! Non potresti comunque…

P.S. Il post è ovviamente ironico: l’eterofobia è solo una risibile stupidaggine, frutto delle menti degli omofobi di professione (certi politici, religiosi e giornalisti) per imbonire un pubblico senza strumenti critici. Voglio esplicitarlo perché mi fido dell’intelligenza dei lettori, ma non dell’intelligenza degli omofobi, che potrebbero leggere queste righe. E notate il condizionale 😉

 

 


[1] Sì, sappi che  esistono confessioni religiose che accettano gli eterosessuali e li ordinano tra i loro ministri di culto; alcune anche piuttosto diffuse. Ad esempio una chiesa cristiana, nota come Chiesa Cattolica, accetta solo ed esclusivamente ministri di culto eterosessuali. Certo la selezione è difficile e pare che anche tra le sue fila l’omosessualità sia presente, se non addirittura diffusa. Peraltro c’è chi grida al “razzismo al contrario” nel momento in cui chi è escluso, gli eterosessuali, escludono a loro volta. Ma noi sappiamo bene che è un vostro diritto: se questo è razzismo allora lo è anche il dress-code all’ingresso di una discoteca.

3 pensieri su “Piccolo manuale di autodifesa dall’eterofobia

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